Il video e la trascrizione dell’intervista telefonica di Al Jazeera a Henry Okah, il leader del Mend detenuto in Sudafrica.

giovedì 7 ottobre 2010 → 0:36 in Nigeria

“Il Presidente Johnatan mi ha fatto contattare perchè chiedessi al Mend di smentire la rivendicazione degli attentati di Abuja. Voleva dare la colpa ai suoi avversari politici del Nord, ho rifiutato e dopo poche ore sono stato arrestato”. “E’ una bugia” dice la presidenza.
Nel video, dopo gli aggiornamenti la giornalista si collega telefonicamente con Henry Okah detenuto in Sudafrica.
Cosa può dirci del suo coinvolgimento nelle bombe di Abuja di venerdì 1 Ottobre – chiede.
Okah: E ‘ del tutto falso e il governo nigeriano lo sa. –  Lei è un membro influente del Mend ?
Okah: Non voglio dire che sono un membro influente di nessun gruppo nel Delta del Niger. Io sono solo un simpatizzante.
Sono solidale con tutti i gruppi che usano mezzi pacifici o qualsiasi attività necessaria per combattere la causa del Delta del Niger. Vi dirò una cosa, però, sabato mattina, appena un giorno dopo l’attacco, una persona molto vicina al presidente Jonathan mi ha chiamato e mi ha spiegato che c’era stato un attentato in Nigeria e che il Presidente Jonathan mi ha voluto parlare perchè facessi pressione sul gruppo del Mend, per farli ritrattare e smentire il comunicato che avevano emesso per rivendicare gli attentati.
Volevano dare la colpa degli attentati a uomini del nord che stanno cercando di combattere contro di lui [Jonathan] che vuole ricandidarsi alla presidenza (in Nigeria si terranno le elezioni presidenziali nel gennaio del 2011 ndr) e se io avessi fatto questo, non avrei avuto alcun problema con il governo sudafricano. Ho rifiutato di farlo e poche ore dopo sono stato arrestato. E’ stato in base alla loro convinzione che l’avrei fatto che il presidente Jonathan ha rilasciato una dichiarazione sostenendo che il Mend non aveva effettuato l’attacco, perché si aspettavano una sorta di ritiro da parte del gruppo.


Per mesi hanno continuato a mentire sostenendo che tutti sono soddisfatti di Jonathan, che sta portando la pace nella regione, cosa che è completamente falsa. Questo attacco, ora, era in realtà una macchia sulla sua grande aspirazione. Avevano solo bisogno
che il gruppo ritrattasse la rivendicazione ed è stato per questo che sono stato contattato. Ma ho rifiutato di fare qualsiasi mossa del genere. “

Non si può dare alla gente solo l’amnistia e chiedere loro di dimenticare il motivo per cui stanno combattendo. Ognuno di noi sta lottando per qualcosa e se ciò per cui stiamo lottando non è risolto, rinasce il problema nella zona. Tu comprendi. Non si tratta della presidenza di Jonathan o dell’amnistia che è stata data. Voglio dire, prima mi rubate la mia terra , mi date l’amnistia e poi vi aspettate da me che io non a continuo a combattervi ? Perché sta succedendo questo?
Con Yar’adua era molto meglio. Ha avuto una buona comprensione del problema. E indipendentemente dal fatto che egli era del Nord, stava facendo un buon tentativo di affrontare questi problemi. Ma con Jonathan è del tutto una storia diversa. Egli non sa quali sono i problemi ed è anche malconsigliato . “Non mi interessa, io davvero non mi dovrebbe importare. Ma una cosa vi dico per certo, è proprio il fatto che ho avuto modo di parlare con te, mostra da solo che il Sud Africa non è come la Nigeria. In Nigeria sono stato tenuto per un anno e quattro mesi in isolamento. Io non ho ucciso nessuno, non avevo libri, giornali,niente TV, niente radio, ne luce elettrica.
Ma il fatto che io posso parlare con lei al telefono, anche se sono in stato di detenzione, dimostra in che modo io sono detenuto in un paese del tutto diverso dalla Nigeria. E io sono stato arrestato qui su richiesta della Nigeria, che ha minacciato il governo sudafricano di sanzioni diplomatiche se non mi avesse arrestato. Questo è l’unico motivo per cui io sono in stato di detenzione.
Con tutte quelle persone, che ho saputo sono state arrestate in Nigeria, non ho alcun contatto con nessuno di loro, nemmeno li conosco. Stanno solo strumentalizzando per puntare il dito sugli oppositori politici per non far affondare il tentativo di tornare alla presidenza”

La Presidenza con un comunicato nega tutto e dice che le accuse di Okah sono un diversivo.
“Mr. Henry Okah, che è stato apertamente accusato per aver organizzato gli attentati terroristici contro il suo paese d’origine, intervistato da Al Jazeera Network sostiene che un aiutante del presidente, Goodluck Jonathan Ebele, lo ha chiamato per chiedergli di incolpare per gli attentati del 1 ° ottobre 2010 i politici del Nord. Questa naturalmente è una bugia, e sfidiamo Okah di fare il nome dell’aiutante del presidente che ha parlato con lui su questo argomento.
C’è un indagine in corso sul presunto coinvolgimento di Okah negli attentati in Nigeria. In Sud Africa è già stato accusato in tribunale. Egli deve affrontare le accuse, e smettere di fare domande frivole.
Non c’è dubbio che Okah è un uomo che sta annegando ed è determinato a trascinare gli altri con lui e non vi è nulla da dire su un uomo imputato di omicidi di massa. Okah è un uomo che è stato conosciuto per dire una cosa e farne un’altra, e noi non siamo affatto sorpresi dalla sua retorica diversiva”.
Il comunicato della presidenza è firmato da Ima Niboro – Special Adviser to the President .

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