Dopo quasi un mese e a pochi giorni dall’ennesima udienza del processo segreto contro Henry Okah, torna a farsi vivo il MEND. Due comunicati in pochi giorni rialzano la tensione nella regione del Delta. Dopo l’Operazione Ciclone potrebbe iniziare l’Uragano Obama.
Venerdì scorso il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger ha liberato quattro ostaggi, un ucraino e tre nigeriani, dichiarando che continuerà a detenere i due ostaggi britannici per un eventuale scambio di prigionieri con il suo leader Henry Okah. L’ucraino e i tre nigeriani erano stati catturati dai pirati il 9 settembre. Gli ostaggi, facevano parte di un gruppo di 27 persone (2 Sudafricani, 2 Britannici, 1 Ucraino e 22 Nigeriani) sequestrati quando i pirati hanno attaccato la loro nave, la petroliera Blu Ocean e che il MEND ha dichiarato di aver liberato dai pirati a settembre e preso sotto la sua custodia. I due ostaggi Sudafricani sono stati rilasciati senza condizioni il 18 Settembre, dopo una appello rivolto al Mend dalla moglie di Henry Okah, Azuka Okah, che vive in Sudafrica da anni e dove risiedeva anche il leader del Mend. Un primo gruppo di 19 ostaggi nigeriani era stato rilasciato all’inizio di ottobre. Il Movimento con un comunicato ha fatto sapere che continuerà a detenere i due cittadini britannici, sequestrati insieme agli altri sulla stessa nave, fino a quando il suo leader Henry Okah, sotto processo a Jos, in Nigeria centrale continuerà ad essere detenuto in “custodia cautelare”.
“I due cittadini britannici saranno detenuti fino a quando il governo di Gordon Brown non bloccherà l’offerta di formazione e di aiuti materiali per le forze armate nigeriane, che nel Delta del Niger si sono trasformate in selvaggi sanguinari contro la popolazione civile e ora si stanno diffondendo ad altre regioni”, ha detto il MEND.
Il secondo comunicato, firmato sempre da Jomo Gbomo è stato pubblicato lunedì da Sharareporters.
“Basandosi come al solito su false informazioni dei “servizi”, i militari della Joint Task Force (JTF) hanno accusato Boyloaf, un comandante del Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend), nello stato di Bayelsa di essere dietro il rapimento di due uomini dell’ equipaggio della nave Borifish Hercules appartenente alla Offshore Nigeria Ltd
Il Mend desidera utilizzare questa opportunità per negare questa accusa infondata. Noi non ci siamo mai sottratti dal prendere tutte le responsabilità per eventuali azioni da noi condotte e non avremmo problemi ad ammettere di aver effettuato un tale attacco..”
Siamo informati del fatto che la JTF, ancora furiosa per la umiliante sconfitta della prima guerra del petrolio e imbarazzata per le recenti scaramucce con i giovani militanti negli stati di Bayelsa e del Rivers, sta progettando di lanciare un attacco su due grandi campi del Mend negli stati del Delta e di Bayelsa.
Questo sarebbe un grave errore in quanto porterà a un altra guerra del petrolio l’“Uragano Obama”, dove siamo sicuri di una “schiacciante” vittoria.
L’obiettivo dell’ Uragano Obama sarà l’industria petrolifera in un modo mai fatto prima, e se il governo nigeriano vuole fare le proiezioni de bilancio 2009 sulla base delle entrate per il petrolio, sarà un disastro economico.
Il Mend è ora in contatto diretto con il leader del Congolese National Congress for the Defense of the People (CNDP), il generale Laurent Nkunda, a cui abbiamo proposto di inviare 500 soldati per Peacekeepers al suo fianco. La nostra forza di pace può anche aiutarli nelle vie navigabili interne per la sopravvivenza, e con le tattiche di guerra e di formazione. ”
Firmato Jomo Gbomo