Nigeria – Il Mend attacca un impianto della Shell nel Rivers State

domenica 5 luglio 2009 → 20:53 in Nigeria

“Abbiamo attaccato oggi alle 3.00 il pozzo 20 della Shell, a Cawthorne Channel 1. L’impianto collega al terminale di carico di Bonny nello Stato del Rivers”. Nuovo ultimatum alle compagnie petrolifere. Il giudice Federale di Jos: “Henry Okah potrà curarsi all’estero se il Governo non provvede entro sette giorni a reperire i macchinari per curarlo in Nigeria”.
Militanti del MendDopo l’attacco portato una settimana fa dal Mend ad una piattaforma off-shore della Shell la regione del delta ha vissuto una relativa calma. Si aveva la sensazione che ci fosse una tregua non dichiarata mentre le posizioni del governo sembravano ammorbidirsi e aprirsi ad una diplomazia sotterranea con i militanti. Lunedì il Presidente Yar’Adua aveva ordinato, al generale responsabile del progetto di amnistia, un incontro immediato con Henry Okah, il leader del Mend detenuto dal settembre del 2007, per verificare la sua accettazione dell’amnistia e il suo rilascio in tempi brevi. L’incontro fino ad oggi non è ancora avvenuto. Poi sempre in settimana l’incontro tra il Governatore del Delta State Emmanuel Uduaghan e l’anziano e stimato leader degli Ijaw il Capo Edwin Clark, in cui il governatore ha chiesto al prestigioso leader di convincere i giovani e i gruppi militanti ad accettare l’offerta di amnistia del governo.
Venerdì a Jos un giudice dell’ Alta Corte Federale ha accolto la richiesta della difesa di Henry Okah, guidata da Femi Falana, e ha ordinato cure immediate al rene per il leader del Mend gravemente malato. Il giudice ha ordinato al governo federale di elaborare un chiaro piano in sette giorni per reperire i macchinari adatti alle cure di cui ha bisogno Okah (macchinari attualmente non disponibili nelle strutture sanitarie nigeriane), avvertendo che altrimenti sarà costretto ad emettere una sentenza definitiva che concederà ad Okah la possibilità di andare all’estero per il trattamento. I medici che hanno visitato Okah continuano a sostenere che il suo unico rene sinistro potrebbe smettere di funzionare, se non viene effettuato un trattamento medico urgente.
Ieri con un comunicato, pubblicato da SaharaReporters, il Mend tornava ad accusare il Governo di “essere bugiardo” e denunciava la sparizione di un capo tribale, Isaac Thikan che più volte aveva condannato in questi giorni le violenze dell’esercito. Secondo il Mend Isaac Thikan è stato “forzatamente rapito dalla JTF” il 24 giugno e condotto nel quartier generale a Effrun, Warri, dove potrebbe essere morto durante gli interrogatori.
“La non sincerità del governo è la causa principale di quello che sta accadendo– dice il Mend- quando si vede il ministro degli Interni che viaggia da Abuja a Port Harcourt per parlare a falsi rappresentanti dei comandanti militanti, ma non può percorrere la distanza più breve per vedere Henry Okah, che sta morendo e ha bisogno di cure mediche urgenti”.
Il Mend denuncia che nonostante la proposta di amnistia l’esercito il 2 Luglio ha attaccato la comunità di Abiteye. Il comunicato pubblicato ieri si concludeva con un nuovo avviso alle compagnie petrolifere: “Vogliamo usare questa opportunità per mettere in guardia le restanti aziende che operano nella regione, vale a dire Agip (Eni), Total, Shell e Exxon Mobil a lasciare, mentre c’è ancora tempo perché entro le prossime 72 ore l’uragano Piper Alpha si trasformerà nell’uragano Mosè”.
Nella notte è arrivato il nuovo attacco ad un impianto della Shell e il chiarimento che “ il Mend vuole disconoscere gli anziani che chiedono di parlare a nostro nome in questo momento e questo comprende anche il capo EKClark.”
Le posizioni sono nuovamente tornate ad irrigidirsi e il Mend continua a non cedere alle proposte del Governo, alla cui credibilità gioverebbe sicuramente il rilascio di Henry Okah.

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