Nigeria – Rapiti tre britannici e un colombiano che lavorano per la Shell.

martedì 12 gennaio 2010 → 19:44 in Nigeria

Tornano i sequestri nel Delta del Niger. Nell’attacco, nello Stato del Rivers, è morto uno dei poliziotti della scorta.
Impianto petrolifero nel delta del NigerSecondo quanto riferito da alcune fonti della sicurezza alla Reuters, alcuni uomini armati questa mattina intorno alle 7.30 hanno rapito tre lavoratori britannici e un colombiano nel corso di un attacco al loro convoglio nei pressi della zona petrolifera di Port Harcourt, capitale dello Stato del Rivers. Nessun gruppo militante ha rivendicato il rapimento. Il portavoce della polizia, Rita Abbey, ha detto che nell’attacco a perdere la vita e’ stato un poliziotto che stava scortando gli operai.
Tutti e quattro gli ostaggi John Benet, Martin Philips, Kevin Grey, Fabien Sanchez, lavorano presso un impianto di gas gestito dalla Shell.
Torna dunque la paura tra i lavoratori delle compagnie petrolifere che operano nella regione del Delta.
La brusca frenata subita dal processo di disarmo e reintegrazione dei militanti che hanno deposto le armi e dalle trattative con il Mend, causata dalla lunga assenza del presidente nigeriano Yar’Adua dalla scena politica per il suo ricovero (avvenuto il 23 novembre) in un ospedale dell’Arabia Saudita, per “misteriose” cure, rischiano, di far nuovamente precipitare la regione nel caos.
Dopo l’attacco del 19 dicembre all’oleodotto della Shell, con cui il Mend intendeva “avvisare” il governo che è stanco di aspettare, ritornano anche i rapimenti a scopo di lucro. I militanti del Delta lo avevano detto: “Senza un piano di sviluppo della regione l’amnistia del governo non serve a nulla, che faranno i giovani che abbandonano le armi senza una seria prospettiva ? – si domandava il portavoce del Movimento dell’Emancipazione del Delta del Niger, nel comunicato che rifiutava l’amnistia senza una trattativa politica – Saranno facile preda della criminalità e ritorneranno a fare rapimenti e rapine.”
E’ quanto avvenuto oggi!

3 commenti a “Nigeria – Rapiti tre britannici e un colombiano che lavorano per la Shell.”

edo scrive:

IL sequestro non ha nulla a che vedere col Mend ma era sicuramente a scopo riscatto. Il Mend stava negoziando con il Governo, anzi direttamente col Presidente (vedi archivo), il problema è che il Presidente è ricoverato in Arabia Saudita dal 23 Novembre e probabilmente non è in grado, nella sua condizione, di controllare il “suo” governo, e le trattative sono ferme mentre nel frattempo le Major hanno riparato gli impianti e ripreso ad estrarre a pieno regime. Questa situazione di stallo non può durare a lungo anche perchè anche i “militanti” che si sono arresi, e i loro capi (Tom Polo, Ateke Tom, Boyloaff etc), si stanno lamentando perchè non stanno ricevendo gli indennizzi promessi e non è in corso alcun tentativo di re-inserimento nella vita civile.
Il Mend, che non ha mai accettato l’amnistia pura e semplice, ha sempre voluto un soluzione politica e di sviluppo per la regione che sembrava arrivare…ma che non è mai arrivata ora probabilmete sta aspettando, sta cercando interlocutori credibili (…ce ne sono ?)…..ma più il tempo passa e più si avvicina il momento in cui saranno nuovamente costretti ad agire. Ciao.

andrea scrive:

Ciao Edo,
ti seguo ancora con piacere…

Comunque sarebbe interessante sapere chi è stato autore del sequestro..
Personalmente no credo in un coinvolgimento del MEND.
Io credo, personale opinione, che in questa fase il MEND ricerchi ancora una sorta di negoziazione col governo..
Se questo non avverrà allora i militanti daranno il via a una campagna simile all’uragano piper alpha…
Restano da vedere gli sviluppi…

Edo scrive:

I tre britannici e il colombiano sono stati liberati ieri ( 18 gennaio 2010), lo hanno annunciato le autorità. Gli ex prigionieri stanno bene, ha dichiarato un portavoce della polizia dello Stato del Rivers, il quale non ha precisato se vi è stato o meno il pagamento di un riscatto.

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