Amsterdam, che dire?

domenica 16 ottobre 2011 → 18:40 in On the Roads

Amsterdam, sono proprio così
Amsterdam, sono proprio così.

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2 commenti a “Amsterdam, che dire?”

flash scrive:

Mi rispondo da solo visto che ho trovato la risposta: Nel passato i propietari delle case pagavano una tassa in proporzione alla larghezza della facciata così iniziarono a costruirle strette, non più di 3 finestre, e alte, per la maggior parte a 3 piani. La conseguenza di queste costruzioni fu che al loro interno le scale erano strette e ripide rendendo di fatto impossibile qualsisi tipo di trasloco. La soluzione arrivò fissando una carrucola sul tetto per caricare o scaricare dall’alto oggetti ingombranti per farli entrare o uscire dalla finestra, e con l’inclinazione della casa in avanti per non rovinare la facciata durante le manovre con la carrucola, ancora oggi si usa questo tipo di sistema.

flash scrive:

ho perso dimestichezza con gli articoli, quindi….me sò un pò impicciato. Comunque volevo condividere la bellezza di una città che non fà più della trasgressione il suo biglietto da visita anche se……di trasgressione se ne intravede di tanto in tanto. Bella, ben organizzata, multietnica, pulita e con un sacco di gente (livello di bellezza femminile ottimo!) in giro a piedi o in bicicletta. Siamo stati un pò sfortunati con il tempo ma si è andati in giro anche, ovviamente, con la pioggia tranne qualche sosta nei vari caffè – shop che trovi un pò ovunque ma solo nei quartieri centrali che poi sono quelli oggetto di visita. Architettura stravagante con una miriade di case costruite storte…..è così….proprio storte e ci deve essere una ragione che ancora non ho trovato. La vostra ignoranza è minore della mia?

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