Marco Beltrandi, radicale eletto nel PD, salva il Governo.

mercoledì 16 marzo 2011 → 19:27 in Manhattan e dintorni

L’accorpamento dei Referendum su nucleare e acqua pubblica con le elezioni amministrative non passa per un solo voto, quello del radicale Marco Beltrandi, eletto nelle liste del Partito Democratico.
I Referendum sul Nucleare e sull’Acqua Pubblica si terranno il 10 di giugno per evitare di far raggiungere il quorum ai quesiti proposti. Oggi infatti, un signore, tale Marco Beltrandi, ha deciso che i suoi “principi” erano più importanti degli elettori che lo hanno portato in Parlamento e ha “de facto” deciso, in caso di mancato raggiungimento del quorum, che in Italia si devono fare le Centrali Nucleari e che l’acqua, un bene di tutti, deve essere in mano ai privati, insomma: un uomo solo al comando. Grazie signor Beltrandi, ce ne ricorderemo e speriamo che se ne ricordino gli elettori del Partito Democratico, ormai allo sbando, che la troveranno nelle prossime liste elettorali, anche se credo e spero che lei per tornare in Parlamento si rivolga ad altri “amici”. Naturalmente prima di votare contro, visto che lei è un uomo di “sani principi”, si è ben guardato di dichiarare il suo voto contrario. Ho letto in una sua intervista che “sapevano” del suo voto contrario gli amici radicali che le siedono vicino in Parlamento, immagino che siano gli unici a cui debba rendere conto un uomo come lei, che ha dei “principi”. Rabbrividisco al pensiero che gli “unti” come lei, anche se la parola da usare sarebbe un’altra ma io sono una persona educata ed evito, che hanno un’aspettativa di vita di scarsi ottant’anni possano decidere su questioni, che riguardano la vita e la morte delle persone per i prossimi 25 mila anni. Lei non rabbrividisce al pensiero di poter essere il “responsabile”, solo, della costruzione delle centrali nucleari nel nostro paese ? Io spero che lei sia così sicuro di se da riuscire a dormire da qui alla fine dei suoi giorni, ma se in lei ce un centesimo dei principi che dichiara di avere probabilmente non dormirà mai più.
Cercheremo di aiutarla andando a votare in massa contro il Nucleare e per la ri-pubblicizzazione dell’acqua. Non ci ringrazi, sparisca e non si faccia mai più vedere !

3 commenti a “Marco Beltrandi, radicale eletto nel PD, salva il Governo.”

Edo scrive:

Se non le è piaciuto il voto di Beltrandi, perchè lo difende ? Si chiarisca le idee, forse è meglio. Poi…questo sito sarebbe un….. “media della partitocrazia”…o di pappagalli (come lei, che ci porta la “linea” di difesa del “partito” ?!?)… e magari siamo tutti al Truman show ? … Ci sguazzano da sempre i suoi amici radicali nella partitocrazia ( a proposito, lei che è un loro elettore, ha votato Beltrandi- PD o Capezzone PdL ?)….dal fu Rutelli al già citato Capezzone, da Pannella alla Bonino …passando per il suo amico Beltrandi, di destra, di centro o di “presunta” sinistra, qualsiasi lista và bene, l’importante è andare in Parlamento o in alternativa ottenere una poltrona, magari al Parlamento Europeo .
In quanto alla coscienza della “gente”, lasci stare, pensi alla sua!

carlo scrive:

Io sono elettore radicale e il voto di Beltrandi non mi è piaciuto, come non è piaciuto al Partito Radicale come si evince da una nota ufficiale.
Non ho visto note ufficiali del PD per gli assenti in aula.
Come sempre quando i Radicali sbagliano i media della partitocrazia trovano una linea comune.
Per quanto riguarda il quorum credo che la tragedia di Fukushima farà in modo che la gente si muoverà più per paura che per coscienza.

fabrizio scrive:

Credo, ammesso che ce ne fosse bisogno, che la tragedia di Fukushima abbia chiarito definitivamente quali siano i rischi di tali tecnologie. Ciò che stupisce è che nei paesi in cui vi sono centrali nucleari (Germania e Usa in testa) si stia seriamente pensando ad una totale revisione del piano nucleare mentre in Italia dove centrali non ce ne sono si sia fermamente convinti di costruirne di nuove…
Sul radicale del PD non voglio commentare, si commenta da sé.

P.S. Siamo tutti per l’acqua pubblica, magari con una zeta in meno, quattro so’ ‘n po’ troppe… 😉

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