Si chiama Giuseppe Canova ed è stato sequestrato lunedì da un gruppo di uomini armati nello Stato di Ebony nel sud-est della Nigeria.
La notizia l’ha data il Vanguard di oggi (8 aprile) ma la nostra ambasciata in Nigeria e la Farnesina che lo sapevano da ieri avevano stranamente taciuto. Richiesto un riscatto di 700 mila euro.
La notizia l’ha data il Vanguard di oggi , ma la nostra ambasciata in Nigeria lo sapeva da ieri. Un gruppo di uomini armati hanno rapito lunedì 6 aprile un ingegnere italiano, inizialmente identificato semplicemente come Giuseppe, che lavora per la Marlum Construction, una ditta di cui è Amministratore Delegato l’italiano Marco Beccarelli, che proprio la settimana scorsa aveva partecipato insieme al Governatore dello Stato di Ebony Martin Elechi alla cerimonia d’inaugurazione del progetto di sviluppo edilizio appaltato alla società ad Abakaliki la capitale dello Stato di Ebony nel Sud-Est della Nigeria.
Secondo quanto riportato dal Vanguard il Commissario di polizia per lo Stato di Ebony Kachi Udorji ha confermato l’”incidente” ma non ha potuto fornire ulteriori dettagli. Sempre ieri, secondo il quotidiano, il governatore dello Stato Martin Elechi ha incontrato l’ambasciatore italiano in Nigeria ad Abuja, i dettagli dell’incontro non sono stati forniti.
La notizia è rimbalzata in Italia e solo nella serata di oggi la Farnesina ha confermato il rapimento.
Secondo le informazioni raccolte dal Vanguard i sospetti rapitori avrebbero richiesto un riscatto di circa 800 mila Euro.
I rapimenti nello Stato di Ebony hanno avuto una recrudescenza nell’ultimo periodo, ma questa è la prima volta che viene rapito un lavoratore straniero.
Rimangono oscure le motivazioni per cui la Farnesina non ha divulgato la notizia del sequestro del lavoratore italiano, visto che stando al Vanguard, era stata informata del rapimento tramite il nostro ambasciatore in Nigeria fin da ieri mentre da noi la notizia l’ha data il TG3 oggi alle 19.30 come “ultimora”.
La scorsa settimana c’era stato il rapimento di una donna nella stessa zona, immediatamente rilasciata dopo il pagamento del riscatto.
Nel rapimento non sembrano assolutamente coinvolti i gruppi ribelli. «Si tratta di un sequestro a scopo di lucro e non è legato al Delta del Niger», ha scritto il Mend.
Chi è Henry Okah,
Il ministero degli Esteri ha confermato oggi che il lavoratore italiano rapito in Nigeria lo scorso 6 aprile è stato rilasciato.