World Social Forum

lunedì 26 gennaio 2009 → 23:15 in Manhattan e dintorni

Dal 27 gennaio al 1 febbraio, a Belem nel cuore dell’Amazzonia, migliaia di delegati provenienti da tutto il mondo si incontrano di nuovo per dimostrare che un altro mondo è già possibile.

Forum Social Mundial - logoPiù di 1.500 organizzazioni sociali e indigene provenienti da 65 Paesi di tutto il mondo si riuniscono da oggi a Belem, nell’Amazzonia brasiliana, per celebrare la 9a edizione del Forum Sociale Mondiale con sessioni plenarie, seminari, workshop, cerimonie, attività sportive e artistiche.
Il World Social Forum è uno spazio aperto, plurale, diversificato, non governativo e non di parte che stimola la discussione e la riflessione decentrata per costruire esperienze di scambio ed alleanze tra i movimenti e le organizzazioni impegnate in azioni concrete per un mondo più giusto. Perché ci sono milioni di donne e uomini, organizzazioni, reti, sindacati in tutte le parti del mondo che lottano, con tutta la ricchezza della loro pluralità e diversità e le loro alternative e proposte, contro il neoliberismo, la guerra, il colonialismo, il razzismo e il patriarcato. E affrontano da anni crisi ed emergenze sociali, ambientali, economiche e finanziarie grazie all’autorganizzazione popolare dal basso. Dall’Africa all’Amazzonia Le prime tre edizioni del Foro, così come la quinta, si sono tenute a Porto Alegre (Stato di Rio Grande di Sul, Brasile) nel 2001, 2002, 2003 e 2005. Nel 2004 l’evento mondiale ha raggiunto per la prima volta l’India, e nel 2006, in una costante espansione, il FSM è stato celebrato in forma decentrata e si è tenuto in tre Paesi di diversi continenti: Mali (Africa), Pakistan (Asia) e Venezuela (Americhe). Nel 2007 si è tornati ad un formato centralizzato e si è tenuto in Kenya (Africa). Nel 2008, per dare maggior respiro a questo processo, è stata organizzata una Giornata mondiale di Azione e mobilitazione il 26 gennaio, nell’ambito della quale si sono tenute oltre 800 attività ed azioni autogestite in più di 80 Paesi Oggi è il momento di tornare in Brasile dove le tante possibili risposte dal basso alla crisi globale – economica, finanziaria, ambientale e alimentare – saranno presentate nella particolare prospettiva dei movimenti indigeni. Il Consiglio Internazionale del FSM ha deciso, infatti, di celebrare la nona edizione del WSF a Belem, nel cuore profondo dell’Amazzonia – che abbraccia nove Paesi come la Bolivia, il Brasile, la Colombia, l’Ecuador, la Guyana, il Perù, il Suriname e il Venezuela – perché essa è molto più di territorio, ma è già di per sé la protagonista della manifestazione. Per maggiori informazioni e aggiornamenti quotidiani: www.ASud.net

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