I dimenticati del Delta, le foto dei due Britannici da quattro mesi prigionieri del MEND

martedì 13 gennaio 2009 → 21:09 in Nigeria

Il MEND ha diffuso le immagini dei due ostaggi britannici, Robin Barry Hughes e Matthew John Maguire, sequestrati quattro mesi fa. “Ci troviamo in questa situazione anche a causa del silenzio di Gordon Brown”. “Il loro destino è legato a quello di Henry Okah” dice Jomo Gbomo. Duro attacco agli USA

Rapiti il 9 Settembre 2008Nel messaggio inviato alle principali agenzie di stampa c’è anche la promessa di sequestrare molti altri ostaggi tra i lavoratori del petrolio europei e americani.
Il MEND ha anche rilasciato un messaggio dei due ostaggi alle loro famiglie e ai loro figli.
“Robin ci ha chiesto di trasmettere un messaggio ai suoi quattro amati figli: Adrian, Nicola, Amanda e Eunice Melo Hughes che dice:” Papà ama tutti voi e sente terribilmente la vostra mancanza. La situazione in cui mi trovo è causata da un governo nigeriano bugiardo, dall’avidità delle compagnie petrolifere e dal silenzio del Primo Ministro della Gran Bretagna, signor Gordon Brown. Mi ricordo di tutti voi nelle mie preghiere e vi prego di pregare per noi”. “Mathew manda tutto il suo affetto e il suo amore a Mathew, Charlie ed Ellie Dean.” ha detto il MEND in una e-mail firmata da Jomo Gbomo.

IL MEND ha ribadito che continuerà a tenere i due ostaggi britannici, fino a che il suo leader, Henry Okah, sotto processo in Nigeria, non verrà rilasciato. Gli ostaggi, facevano parte di un gruppo di 27 persone (2 Sudafricani, 2 Britannici, 1 Ucraino e 22 Nigeriani) sequestrati quando i pirati hanno attaccato la loro nave, la petroliera Blu Ocean e che il MEND ha dichiarato di aver liberato dai pirati a settembre e preso sotto la sua custodia. Già a Novembre, quando furono rilasciati gli ultimi tre ostaggi, il Mend aveva dichiarato che avrebbe continuato a tenere i due ostaggi britannici per un eventuale scambio di prigionieri con Henry Okah.

“Noi intendiamo tenerli per tutto il tempo che il malato e morente Henry Okah è tenuto in ostaggio dallo Stato nigeriano, in quanto il loro destino è legato al suo. Dio non voglia che Henry Okah debba morire in carcere ”
Il MEND ha anche fatto sapere che: “I due uomini sono stati a lungo separati.”
Nel messaggio si lascia intendere che la tregua potrebbe presto essere interrotta.
“La nostra politica, in materia di sequestro dei lavoratori del petrolio ad alto valore provenienti da Europa occidentale e Nord America, rimane invariata e continuerà a costituire una parte integrante della nostra strategia di pressione nella lotta di emancipazione nel 2009.”

“I sindacati dei lavoratori del petrolio hanno un ruolo importante da svolgere nel porre fine alla crisi, loro hanno un’arma efficace per fare pressione per un cambiamento. Non hanno mai esitato a utilizzare lo sciopero per il proprio beneficio e hanno sempre ottenuto risultati nel giro di pochi giorni per loro richieste e possono lavorare per l’intera regione, senza spargimento di sangue e di distruzione delle infrastrutture petrolifere.

“Se i lavoratori del petrolio dichiarano uno sciopero a tempo indeterminato in Nigeria e bloccano il 100% delle esportazioni di petrolio e di gas, crediamo che il governo della Nigeria e la comunità internazionale sarebbero costretti a prendere misure per risolvere la crisi del Delta del Niger in modo permanente.

“Il MEND è contrario al rapimento di bambini, di anziani e delle persone non legate al settore petrolifero. Questa è l’opera di piccoli criminali e anche di parenti stretti o collaboratori delle vittime.

“In alcuni casi, le presunte vittime sono stati trovate libere e avevano organizzato un falso rapimento! E’anche colpa del governo nigeriano che nasconde la verità su chi rapisce i bambini e gli anziani, per mettere in cattiva luce la nostra lotta e provocare il risentimento dei cittadini verso i combattenti per la libertà.

“Il rifiuto di rilasciare un visto d’ingresso a un membro della famiglia della famiglia Okah di un dipendente dell’ambasciata dagli Stati Uniti di Lagos basata sul suo rapporto con Henry Okah come riportato dal giornale Saturday Punch del 10 gennaio 2009 è insensato e deplorevole.

“Questo incidente conferma che il governo americano non è imparziale, e ha svolto nell’ombra un dubbio ruolo nel prolungare la crisi del Delta del Niger e la carcerazione di Okah.

“L’ambasciatore degli Stati Uniti è un ipocrita quando parla di assistenza nel settore della gioventù e di sviluppo da un lato e, dall’altro lato, cerca un pretesto per sabotare la creazione di lavoro nel delta del Niger.

“Ci chiediamo se per la famiglia McVeigh vi è stato ostracismo da parte del governo statunitense a causa delle azioni di Timoty, “Oklahoma bomber” (di origine nigeriana) o se l’Ambasciatore nigeriano negli Stati Uniti ha una “lista nera” delle famiglie di noti terroristi americani e ha direttive di impedirgli di recarsi in Nigeria.
“E un pregiudizio che un funzionario consolare dell’ambasciata degli Stati Uniti etichettie Henry Okah come “terrorista” quando nessuna corte di giustizia ha provato che lo è. E’ormai definito “terrorista” dagli americani chiunque da un regione ricca di petrolio crea agitazione per un ambiente più verde, ha una grande passione per le armi da fuoco e chiede giustizia? Se sì, allora anche Sarah Palin del grande stato dell’Alaska si inserisce in questa definizione.

“Agli occhi delle comunità dove viene estratto il petrolio e del popolo del delta del Niger, Isac Adaka Boro, Ken Saro Wiwa, Nelson Mandela e Henry Okah sono considerati come eroi passati e presenti.

“Il vero terrorista dovrebbe essere il governo americano che ha chiuso gli occhi di fronte a un evidente reato di degrado ambientale, all’ingiustizia, al sistematico assassinio extra-giudiziario, alla sistematica dipendenza dall’alcool, alle sistematiche raccomandazioni per i posti di lavoro nel settore petrolifero, al genocidio, allo stupro di donne e al furto delle risorse dei nostri popoli per lo sviluppo di altri perpetuato dal 1958 dalle società petrolifere e dai loro collaboratori locali e stranieri.”

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