Il disastro della globalizzazione

martedì 14 ottobre 2008 → 13:50 in Manhattan e dintorni

Il disastro della globalizzazioneA cosa e a chi serve la crisi finanziaria che sta travolgendo il mondo. L’attacco alla democrazia e al benessere.

Nel mio articolo La trappola della Globalizzazione che parlava della famosa riunione del 1995 al Fairmont in cui l'”elite” del mondo disegnava il nostro futuro già si preconizzava quello che sta accadendo in questi giorni al sistema finanziario. Pochi comprendono la reale portata del distastro che ci riguarda tutti e che ci rende tutti più poveri. Propri tutti ? Direi di no.
Ho letto un bell’articolo su questa crisi finanziaria sul sito Disinformazione che cerca di chiarire anche ai profani quanto sta accadendo. Come è ovvio, è un punto di vista che mi sembra interessante.
L’articolo è del Prof. Paolo Franceschetti
A cosa serve la crisi finanziaria? E a chi serve?
1. Premessa
Come tutti sanno questo blog parla di argomenti vari, Mostro di Firenze, Moby Prince, Ustica Moro, ma tutti accomunati da un nesso comune. La massoneria.
Cosa c’entrano questi argomenti con il crack finanziario? Centrano. Centrano.
Se avrete la pazienza di seguirmi per un po’ ve lo chiarisco, cercando di spiegare il motivo di questo crack finanziario quasi globale, che è solo prodromico ad altri ancora peggiori, questa volta globali. Cercheremo di capire cioè chi l’ha innestato e perché.

Ho iniziato a capire la potenza della massoneria e i suoi fini, non da complottista fissato, non da appassionato di gialli ed esoterismo. I complotti non mi avevano mai interessato e non ho mai avuto fiuto per i rebus o per i gialli.
Certo, avevo intuito che dietro tutte le morti sospette nei testimoni dei processi, dietro agli infarti, agli incidenti, c’era qualcosa di potente.
Avevo intuito che se tutte le stragi italiane erano rimaste impunite qualcuno manovrava dall’alto. Ma non avevo capito chi c’era dietro, e soprattutto non avevo capito perché.
Poi ho iniziato a capire, dopo l’inchiesta Cordova, la potenza della massoneria, cioè una forza in grado di legare tra sé, e subordinare ad essa, mafie, servizi segreti, e poteri illeciti vari.
Fin qui OK.
Ma restava una domanda…
Se esiste un’organizzazione così potente da condizionare la politica degli Stati, organizzare guerre, organizzare stragi e farla sempre franca, uccidere tutti coloro che si oppongono al sistema, qual è il fine ultimo di questa organizzazione?
Il fine era quello che mancava.
Poi ho capito

2. Il sistema.
Ho iniziato a capirlo studiando le leggi del sistema bancario. Studiando – da giurista e non da esoterista – il mondo delle banche, il suo funzionamento e i suoi riflessi sulla vita di tutti noi cittadini. Banca d’Italia, BCE, Fondo Monetario internazionale… E ho capito che è quello il cuore di tutti problemi: il mondo bancario.
Vediamo di riassumere i punti salienti della mia ricerca:

1) Anzitutto una prima anomalia che si palesa subito a chi studia l’argomento, è il funzionamento della Banca D’Italia e della BCE. La Banca d’Italia è per il 95 per cento in mano ai capitali privati, ovverosia Intesa-San Paolo, Generali, Monte dei Paschi di Siena, ecc…. La quota più rilevante è quella di Intesa San Paolo che è una vera e propria quota di controllo. Quindi ecco un primo grosso problema della politica e finanza italiane: la moneta non viene emessa dallo stato, ma dalla banche private; il controllo della moneta e degli istituti di credito è in mano alle banche private e non allo stato. Cioè i controllati si controllano da soli.

Questo significa una cosa sola: che sono le banche a governare il paese, e non la politica, e che i politici sono asserviti ai banchieri e agli imprenditori. Ciò è confermato dalle leggi che disciplinano le banche, ove è evidente che il governo non ha nessun potere su Banca D’Italia, né di controllo né di nomina degli amministratori.

2) La seconda anomalia è europea. Noi dipendiamo dalla BCE. E la BCE è un istituzione indipendente dalla Comunità europea, con più poteri addirittura dello stesso parlamento europeo. Gli amministratori della BCE son svincolati dai governi, non rispondono praticamente a nessuno e godono addirittura di immunità superiori a quelle, già corpose, dei parlamentari europei.

In poche parole: la finanza europea dipende dalla BCE.

3) La cosa che salta agli occhi è che la Banca d’Inghilterra ha il 17 per cento del capitale della BCE. Ma l’Inghilterra è fuori dall’euro, quindi non ha senso che una nazione straniera fuori dal circuito dell’euro possa controllare i destini dei paesi dell’area Euro. Ora, se i geni dell’anticomplottismo saltano subito su a precisare che quel 17 (superiore pure alle quote italiane, francesi, spagnole) è solo formale, basta un minimo di intelligenza per capire che un’istituzione come la Banca d’Inghilterra non si insedia certo in un organismo importante e potente come la BCE solo formalmente. In realtà “sostanzialmente” le banche inglesi hanno un potere enorme sulle banche europee. Vediamo come.

4) Facendo una breve ricerca che chiunque può fare da solo su Internet, risulta che il vertice della massoneria mondiale, il vertice UFFICIALE, è nella corona inglese. Ora, siccome la corona inglese nomina i dirigenti della Banca d’Inghilterra (è sufficiente controllare sul sito ufficiale della banca) ne consegue che la Banca d’Inghilterra è controllata dalla massoneria. E questo non lo diciamo noi, ma lo dicono i siti ufficiali di queste istituzioni.

5) Considerando l’importanza e la potenza della massoneria a livello mondiale ci vuole poco a capire quindi chi, veramente, detiene il potere nella BCE, e per quale motivo i vertici della BCE non rispondono penalmente e civilmente neanche nei confronti del parlamento europeo.
Ma la vera anomalia non è neanche questa.

6) La cosa più assurda è che controllando il flusso degli investimenti delle banche italiane, si nota che molte, tante, troppe azioni e troppi milioni di euro, sono investiti in… banche inglesi e americane. Barclays, Rockfeller, Morgan Stanley, ecc., creando un conflitto di interessi pauroso.
In altre parole, il nostro destino è legato a filo doppio alle sorti delle banche inglesi e americane. In questo modo si crea però un conflitto di interessi, perché le leggi o le manovre finanziarie che rafforzano l’Euro danneggiano le altre monete, ma rafforzando la nostra moneta paradossalmente allo stesso tempo danneggiamo anche le nostre banche e i nostri investimenti, e viceversa.
Analizzando quindi i flussi di capitali e la ricchezza ci si accorge che tutto il potere del mondo è concentrato in poche mani, di pochi gruppi bancari e industriali il cui destino è legato a filo doppio dalle stesse vicende.

A questo punto si capisce perché la politica sia assoggettata alle banche e perché chi prova a toccare le banche muore. Si capisce cioè perché, gira e rigira, tutti quelli che si sono avvicinati alla massoneria e/o alle banche sono morti, da Falcone, ad Ambrosoli, a persone meno conosciute come Arrigo Molinari che avevano provato a portare alla luce il problema del Signoraggio (Arrigo Molinari che, ricordiamolo, morirà in un lago di sangue, secondo il copione più classico dei delitti della Rosa Rossa, in una data il cui valore numerico è, non a caso, 7).
Ma ancora non si capisce il fine di tutto ciò. Controllare tutto va bene. Ma perché?
Studiando i meccanismo del sistema bancario la cosa appare chiara e risulta evidente il motivo della crisi di questi giorni. Anche qui occorre procedere per punti.

1) Le banche prestano denaro virtuale ed inesistente a fronte di beni reali. Spieghiamo meglio. Per prestare denaro una banca non fa alcuna fatica, deve solo scrivere una cifra sullo schermo di un PC. Si digita: 1.000.000.000 di euro e voilà… come per magia la banca ha prestato un miliardo di euro. Quando l’azienda, il privato, o lo stato estero, non possono restituire, la banca fa un’operazione molto semplice: chiede all’azienda mezzo miliardo di azioni in cambio dell’azzeramento del prestito; chiede al privato i suoi beni in cambio dell’azzeramento del prestito; oppure chiede allo stato estero del terzo mondo una miniera di diamanti, di oro, ecc…. Non è un caso che la maggior parte delle miniere di diamanti dell’Africa siano di proprietà di banche europee.
Il meccanismo è semplice: se Tizio non può pagare un debito di 100, la banca si accontenta di un bene che vale 50. Tizio ci guadagna. La banca, contabilmente, ci rimette. In realtà, dal punto vista reale, la banca non ha perso nulla, ma al contrario ha guadagnato una miniera, il controllo di una società, i beni di Tizio. Cioè in altre parole la banca non ha perso nulla, tranne una cifra scritta sullo schermo di un PC; ma in cambio ha acquistato petrolio, diamanti, oro, terreni, case.
Ricordiamoci poi che da Bretton Woods in poi, nel 1944, il sistema bancario mondiale non è più vincolato all’oro, ma è poco più che carta straccia. Il suo valore infatti è dato da un complesso di calcoli e di variabili che in sostanza fanno dipendere il suo valore dalla fiducia che in un dato momento il mondo accorda a quella moneta.
La banca cioè (o il suo prestanome) a fronte di un esborso pari a 0, acquista beni reali, diamanti, oro, terreni, case, società.
Inoltre, allo stato attuale, non esiste neanche una quantità di cartamoneta sufficiente a coprire tutti i conti correnti e i debiti della banche. Questo significa che se domani tutti i risparmiatori si recassero a prelevare contanti, in circolazione non ci sarebbe neanche un numero di monete sufficiente a restituire il tutto.
Il denaro, in altre parole, è diventato meno che carta straccia. E’ diventato un numero scritto sullo schermo di un PC.
Quindi è sbagliato dire che la banche “falliscono”. Fallimento implica l’idea di sconfitta. Sarebbe più corretto dire che la banca “termina il suo lavoro”.
Quando la banca fallisce, in realtà non fallisce affatto, ma ha completato la sua opera: che è quella di acquisire beni reali a fronte della cessione di beni inesistenti. Avere un bilancio in passivo, per una banca, equivale ad avere in mano un documento con calcoli e cifre… ma avere in mano anche beni materiali di ingente valore acquistati per poter arrivare a questo buco di bilancio.

2) L’altro strumento di questa immensa operazione è stato il fenomeno delle privatizzazioni. Ci avevano detto che la privatizzazione serviva per rendere più efficiente il sistema dell’energia, il telefono, l’acqua, tutto. All’inizio ci avevamo creduto. Ma oggi abbiamo capito che non è così. Telecom è più inefficiente di prima, quando la società si chiamava SIP. Mentre l’Enel, in questi anni, ha moltiplicato gli “errori” sulla bolletta e sui contatori, che sono all’ordine del giorno e si traducono una truffa sistematica ai danni dei cittadini, con un meccanismo che prima, quando questi enti erano in mano statale, non accadeva.
Per non parlare delle società di riscossione delle tasse degli enti locali, che diventano private. Cioè si affida un servizio pubblico impositivo ad un ente privato che mediante le cosiddette cartelle esattoriali pazze, incamera illegalmente milioni di euro.
Come poi sappiamo, è in atto un processo di privatizzazione degli altri servizi pubblici essenziali, come l’energia e l’acqua.
E chi controlla l’acqua, l’energia e il cibo, controlla il pianeta.

3. Conclusioni
Studiando il sistema bancario, si spiega la ragione dell’intoccabilità delle banche. Ecco perché nessun partito, da destra a sinistra, salvo pochissime eccezioni, ha sollevato il problema. Neanche i paladini dei poveri come Rifondazione Comunista lo hanno fatto; né i paladini del nazionalismo e della forza dello stato, lega e AN, hanno denunciato questo stato di cose.
Perché la parole d’ordine della politica è occuparsi di temi solo secondari, dall’aborto ai Pacs. Ma mai, in nessun caso, occuparsi della banche (che poi significherebbe risanare il bilancio dello stato e evitare il crack economico e finanziario).
Da queste leggi, e dalla situazione economica e finanziaria, si risale al gruppo Bilderberg., alla P2, alla Rosa Rossa e a tutto il resto. Rosa rossa che è il cuore del potere bancario, finanziario, e politico.
E allora non ci si stupisce più del motivo per cui, ad esempio, si trova il simbolo della rosa non solo nei simboli dei partiti; ma lo stilema di una rosa, compare nel sito di una delle istituzioni bancarie più importante del mondo, Euroclear (l’ex Cedel). E non deve stupire che tale stilema, in quel sito, sia immerso nel colore rosso, che altro non è che il lago di sangue che è stato versato in tutti questi decenni per arrivare alla situazione attuale; una situazione che è stata preparata con cura nei decenni, dai politici e dai finanzieri, in un legame indissolubile in cui nessuno poteva fare a meno dell’altro, e che ha richiesto un enorme dispendio di energie affinché il piano finale potesse realizzarsi. Infatti per arrivare ad un’operazione del genere era necessario che nessun politico potesse dissentire dal programma globale; e che tutta la grande finanza, col tempo, si fosse assoggettata ad esso.
Ecco allora che i pochi politici onesti col tempo sono stati allontanati. Ecco che chiunque arrivava alla verità moriva. Ecco le stragi di stato, per poter permettere il passaggio all’attuale sistema bipolare sull’onda della paura.
Ed ecco le ragioni di questo crack finanziario globale: far crollare il sistema bancario, per far perdere al denaro il suo valore, ma affinché i beni, siano essi terreni, oro, diamanti, abitazioni, continuino a valere. E quelli sono in mano ai grandi gruppi bancari e finanziari.
Se a questo crack aggiungiamo la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, compresa l’acqua, la luce, il quadro è completo.
Tutto ciò rientra nel progetto di controllo globale delle risorse: i grandi gruppi bancari e industriali, nonostante il fallimento (anzi… proprio grazie a questo) avranno in mano non solo beni materiali come oro diamanti petrolio, ma anche risorse primarie, come acqua e energia elettrica.

Riassunto per domande e risposte.
Riassumiamo il tutto con semplici domande e risposte.

1) Chi ha voluto il crack? Le grandi banche. I grandi banchieri ovverosia il vertice della massoneria internazionale. BCE, Banca d’Inghilterra e Federal Reserve in testa.

2) Perché? Per arricchirsi. Loro hanno acquisito e acquisiranno beni reali, mentre perderanno solo denaro, ovverosia una posta virtuale che non vale niente. Il fallimento, infatti, arricchirà queste persone, e non le indebolirà. Sono loro che hanno le materie prime.

3) Di chi è la colpa? Della politica che lo ha permesso. Dei banchieri e della finanza internazionale che in questi decenni hanno corrotto e/o ucciso tutti quelli che si sono opposti a questo progetto.

4) Quali mezzi hanno usato? Il trattato di Lisbona, l’Unione Europea, i sistemi politici bipolari (non a caso fortemente voluti dalla P2). Questi sono solo i mezzi per accentrare tutti i poteri in poche mani, e allontanare i centri decisionali del potere dalla gente. E sono uno strumento per permettere questo crack finanziario, che diversamente non sarebbe stato possibile, se la politica avesse fatto il suo dovere e se ciascuna nazione avesse curato i propri interessi anziché quelli dell’Unione Europea.

5) Ma cosa c’entra la Rosa Rossa con il crack finanziario, con Cogne, Erba, e il Mostro di Firenze?
La massoneria rosacrociana, per poter attuare un piano decennale come quello che si può vedere in atto, è (e non può che essere) potentissima. Se qualcuno dei suoi membri commette delitti di natura esoterica, per finalità specifiche interne all’ordine, questi vengono coperti da tutti gli affiliati all’organizzazione. Si tratta di un’organizzazione che ha il potere di unificare l’Europa e poter programmare un crack finanziario che era risaputo in tutti gli ambienti; un crack cioè che è stato voluto dalla elite bancaria e finanziaria, e appoggiato dalla maggior parte dei politici al governo che sono i meri esecutori materiali di questi gruppi. Un organizzazione così ha logicamente il potere di controllare e intervenire anche nelle vicende apparentemente marginali, come i delitti di sangue commessi dai suoi affiliati.

In effetti, da questo punto di vista, hanno ragione Berlusconi e Tremonti. La situazione è sana: le banche infatti, non “falliscono” se non virtualmente, ma hanno raggiunto il loro obiettivo. E, dal loro punto di vista, non c’è certo di che preoccuparsi. Chi si deve preoccupare sono solo le persone che avevano accumulato, orgogliose, quelle decine di migliaia di euro in banca. “Loro”, i potenti, comunque vada cascheranno in piedi e si rialzeranno addirittura più forti di prima, con il controllo delle risorse economiche del pianeta.

PS.
L’articolo, per essere comprensibile, è volutamente generico. Altrove, in passato, ho trattato in modo più approfondito il problema della Banca d’Italia e dei legami tra massoneria e Banca d’Inghilterra con i riferimenti legislativi precisi.
http://www.altalex.com/index.php?idnot=37581
http://www.altalex.com/index.php?idnot=38143
Per il problema delle banche si possono consultare i siti www.signoraggio.com, Disinformazione, e il sito di Larouche www.Movisol.org, che da anni anticipavano il crack finanziario che oggi è sotto gli occhi di tutti. Da anni. Ma si sa… quelli sono siti complottisti. Meglio leggere il Corriere della Sera, che è equilibrato ed equidistante, Repubblica per chi è un po’ a sinistra, e il Giornale per chi è un po’ a destra.

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