Delta del Niger: Attaccata un’altra nave, la petroliera H.D. Blue Ocean.

mercoledì 10 settembre 2008 → 0:15 in Nigeria

Due Britannici, due Sudafricani, un Ucraino e otto Nigeriani presi in ostaggio. L’attacco è avvenuto martedì nella stessa zona dove due giorni fa è stata attaccata la Fulmar Lamnaco.

Occupata piattaforma petrolifera della Conoil nello Stato di Bayelsa, lavoratori presi in ostaggio

Militanti del Delta
A cura di Edo Dominici
10 Settembre 2008
E’ sempre più incandescente la situazione nella zona del Delta del Niger. Secondo la Reuters e il Times of Nigeria  ci sarebbe stato un altro attacco ad una nave. Un responsabile della sicurezza privata delle compagnie ha dichiarato alle agenzie che martedì, nel primo pomeriggio, un gruppo di uomini armati non identificati ha dirottato una petroliera con cinque lavoratori stranieri e otto nigeriani a bordo .


Il contractor ha dichiarato che la nave, la H.D. Blue Ocean, è stata attaccata all’ incirca alle due del pomeriggio all’ingresso del fiume Sambriero nello stato del Rivers nella regione del delta, la vasta rete di insenature e di mangrovie che è la zona dell’Africa con la più grande produzione di petrolio.
I funzionari dell’esercito nigeriano non sono ancora in grado di confermare l’attacco. La nazionalità degli stranieri a bordo non è stata resa nota.

Oggi arrivano le conferme, prima  il Sud Africa
“Martedì due sudafricani sono stati rapiti nella zona del Delta del Niger “, lo ha fatto sapere oggi (mercoledì) il ministero degli Esteri del Sud Africa in una dichiarazione alle agenzie di stampa.
“L’ Alto Commissario per la Nigeria  Sifingo e i suoi funzionari consolari faranno quanto in loro potere, in collaborazione con le autorità nigeriane e con la società per cui lavorano i due sudafricani, per contribuire a trovare una rapida e amichevole risoluzione” ha detto il ministero di Pretoria nella dichiarazione. Non sono stati forniti ulteriori dettagli.
Le autorità nigeriane hanno ufficialmente confermato.
Successivamente un responsabile della sicurezza privata confermava che i cinque “stranieri” rapiti erano due cittadini britannici, due sudafricani e un ucraino.
James McLaughlin, portavoce dell’Ambasciata Britannica in Nigeria, ha dichiarato: “Posso confermare che ci sono due cittadini britannici a bordo della nave. Siamo in costante contatto con le autorità nigeriane facendo pressioni per la loro immediata liberazione “.

Sempre martedì un gruppo di 15 giovani militanti armati hanno occupato un piattaforma petrolifera della Conoil a Sangana, nello Stato di Bayelsa, interrompendo la produzione.
I militanti hanno assaltato la struttura situata al largo di Opu-Okumbiri,a Sangana, vicino alla terraferma pesantemente armati su tre barche veloci, e subito dopo aver ottenuto l’accesso alla struttura, hanno sparato in aria e disarmato il personale di sicurezza.

Non vi è stato alcun ferito, ma i militanti hanno preso la struttura e tengono in ostaggio i lavoratori.
Nessuno dei gruppi militanti che operano nello Stato di Bayelsa ha rivendicato la responsabilità per l’invasione.
Il comandante del 73 Battaglione,della Joint Task Force, Colonnello Chris Musa ha confermato l’incidente e ha detto di aver inviato i suoi uomini nella zona per accertare qual è la situazione.
“Abbiamo sentito che alcuni militanti su barche veloci ha invaso la piattaforma della Conoil a Sangana questa mattina presto. Onestamente, non sappiamo che cosa è successo e abbiamo mandato i nostri uomini per accertare qual è la situazione. Stiamo lavorando costantemente per riportare la situazione sotto controllo. Non ci dovrebbero essere problemi ” detto Musa.

Fonti vicino al palazzo del governo di Bayelsa hanno comunicato che il Governatore Timipre Sylva era stato informato e una delegazione del governo potrebbe essere inviata nella la zona per ottenere la liberazione degli operai tenuti in ostaggio, se verranno liberati nelle prossime 24 ore.

L’insicurezza nella regione del delta del Niger continua ad aumentare e sembra che l’esercito nigeriano abbia perso completamente il controllo della regione da quando i militanti, che affermano di lottare per il controllo delle risorse petrolifere a favore delle popolazioni locali, hanno iniziato gli attacchi.

Bande criminali hanno sfruttato la mancanza della legge e dell’ordine e la totale instabilità della regione per controllare il lucrativo commercio di petrolio rubato. Mentre i gruppi più politicizzati, in primis il Mend hanno usato gli attacchi agli impianti e il rapimento di lavoratori stranieri per fare pressione sul Governo e per far conoscere al mondo le ragioni delle popolazioni del Delta e le motivazioni della loro lotta politica. I rapimenti del Mend si sono sempre conclusi con il rilascio degli ostaggi.

La notizia di oggi desta grande preoccupazione perché gli attacchi nello stato del Rivers non erano molto frequenti. Ora in soli due giorni due attacchi nella zona vicino a Sambreiro. Aumenta così il numero degli ostaggi, di cui si perdono le notizie, in mano ai gruppi armati del delta.

7 commenti a “Delta del Niger: Attaccata un’altra nave, la petroliera H.D. Blue Ocean.”

sirlad scrive:

mbe, deriva dal latino, la prima lingua internazionale, si parlava in tutto il mondo allora conosciuto!

fabrizio scrive:

romanesco, stretto.

sirlad scrive:

we write also in portametronia’s slang

fabrizio scrive:

No, I am sorry this blog is only in Italian

doesn’t this web site has other languages support??

edu scrive:

Ultimo aggiornamento della notizia dopo le dichirazioni sulla nazionalità degli ostaggi.

edu scrive:

L’articolo è stato aggiornato alle 17.45 dopo la dichiarazione del Ministero degli Esteri del Sud-Africa diramata dalle agenzie.

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