Il 3 Settembre di un anno fa l’arresto di Henry Okah in Angola.

giovedì 4 settembre 2008 → 20:48 in Nigeria

A distanza di un anno la detenzione del leader del Mend (Movimento per l’emancipazione del delta del Niger) continua a pesare negativamente sui tentativi per una pacificazione del Delta del Niger.

Henry Okah con la moglie. This undated handout picture released by MEND on February 22, 2008 shows Henry Okah, a suspected leader of the Movement for the Emancipation of the Niger Delta (MEND) with his wife at undisclosed location. A Nigerian court ordered that authorities allow access to two suspected separatist leaders for their lawyers, doctors and relatives, but rejected a bid for their release. Okah, described in a court document as a trained marine engineer, is thought to have been, until his September 2007 arrest in Angola, spokesman for the Movement for the Emancipation of the Niger Delta (MEND). He is thought to have used the pseudonym Jomo Gbomo. AFP PHOTO/MEND/RESTRICTED TO EDITORIAL USE (Photo credit should read HO/AFP/Getty Images)

A cura di Edo Dominici
4 Settembre 2008

Cerchiamo brevemente di ripercorrere le fasi essenziali della vicenda.
Dopo l’elezione del nuovo presidente nell’Aprile del 2007 il nuovo Governo di Yar’Adua si è dichiarato disposto a dialogare con i militanti per trovare una soluzione politica al problema del Niger-Delta. Seguì un cessate il fuoco, poi un’amnistia per i militanti del Delta in carcere.
Henry Okah venne indicato dal governo, come una delle parti che dovevano essere consultate, per avviare il processo di pace del Delta.

Nel Luglio del 2007 il Governatore di Bayelsa, Tiempreye Silva ha avuto una conversazione telefonica con Henry Okah in cui sollecitava il suo sostegno per ripristinare la pace sul Delta del Niger. Okah ha assicurato la sua cooperazione a condizione che la crisi del Delta venisse affrontata seriamente dal nuovo Governo.
Dopo questo colloquio una delegazione del Governo Federale guidata dal Vice Presidente, Jonathan Goodluck e dallo stesso Governatore di Bayelsa, Tiempreye Silva è andata ad incontrare Henry Okah a Pretoria, in Sud Africa (dove risiede da anni) il 4 agosto del 2007. Nella riunione si decise di istituire una Commissione di Pace per il Niger Delta con l’incarico e la responsabilità di convincere i gruppi militanti a deporre le armi. Ad Okah fu proposto di presiedere la commissione, lui rifiutò la proposta di essere a capo della commissione, ma propose due persone, che sono state nominate presidente e segretario.
logo del Mend

Come dimostrazione di serietà e buona fede il Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger e altri gruppi militanti dichiararono un cessate il fuoco unilaterale e sospesero tutte le operazioni militari.
Prima che la Commissione di Pace iniziasse a lavorare, secondo i comunicati del Mend, il Governo Federale e le compagnie petrolifere avrebbero istigato l’arresto di Okah e del suo amico Edward Atatah (un comandante di navi) a Luanda, in Angola, il 3 Settembre del 2007.
Contro di lui un’accusa generica di traffico d’armi, ma Okah dichiarò di essere in Angola per l’acquisto di un battello. Per 5 mesi Okah è rimasto in carcere in Angola senza che venisse formalizzata di fronte a un tribunale nessuna accusa contro di lui.
Dal primo giorno dell’arresto, il Mend ha accusato il governo nigeriano e le multinazionali del petrolio di aver complottato con il Governo Angolano per eliminare Okah.
Nel corso della detenzione che è durata più di cinque mesi, le forze di sicurezza angolane hanno riscontrato che non era stato commesso alcuno dei reati presunti dal Governo Federale. Tuttavia la liberazione di Okah non sarebbe avvenuta a causa delle pressioni esercitate sul governo Angolano per deportarli in Nigeria.
Il 14 Febbraio del 2008 Okah e Atatah sono stati trasferiti in Nigeria anche se non esiste alcun accordo di estradizione tra i due paesi e violando le leggi internazionali che impediscono l’estradizione verso Paesi che prevedono la pena di morte nel loro ordinamento.
Da allora sono stati presi in custodia dai militari dove sono stati detenuti senza possibilità di comunicare con nessuno. Gli avvocati hanno dovuto ricorrere al Tribunale Federale per poterli incontrare brevemente.
La più grave delle accuse contro Henry Okah è l’alto tradimento (reato che prevede la pena di morte), accusa basata sull’affermazione che Okah avrebbe ricevuto molte armi da fuoco e diverse casse di munizioni da alcuni ufficiali militari e li avrebbe distribuiti ai gruppi di militanti del Delta del Niger tra il 2003 e il 2007.
Curiosamente i militari che avrebbero rubato le armi dall’armeria di Kaduna per consegnarle ad Okah non sono stati accusati di tradimento o di altro crimine. Anche se non si può ignorare il recente pensionamento di alcuni generali dell’esercito per il contrabbando d’armi verso il Delta del Niger.
La domanda alla quale nessuno fino ad oggi è riuscito a dare una risposta è:
Che cosa è accaduto all’interno del Governo Nigeriano tra il 4 Agosto del 2007, quando Okah viene ritenuto un serio interlocutore politico, tanto da spingere il Vice-Presidente di un paese di 150 milioni di abitanti ad andare ad incontrarlo a casa sua, e il 3 settembre, quando per lo stesso governo diventa un “criminale trafficante d’armi” ?

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