Un gruppo militante scozzese contatta il Mend.

lunedì 14 luglio 2008 → 13:52 in Nigeria

Militanti del Delta

Il Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend) ha dichiarato di essere stato contattato da un gruppo militante scozzese per avere supporto logistico e sostegno economico alla guerriglia in Scozia contro gli interessi britannici.

Jomo Gbomo, portavoce del Mend ha detto al Times of Nigeria che il gruppo scozzese ha contattato il Mend dopo la reazione all’offerta di sostegno militare alla Nigeria fatta dal Primo ministro britannico Gordon Brown nel corso del vertice del G8.
“Siamo pronti a dare aiuto ai nigeriani per far fronte all’illegalità che esiste nel Delta e per raggiungere i livelli di produzione che la Nigeria è in grado di fornire, ma a causa della situazione e per i problemi che esistono non è stata in grado di raggiungere”, aveva detto Gordon Brown in una conferenza stampa al vertice del G8

Il Mend ha reagito all’offerta di Brown di sostegno militare alla Nigeria e ha immediatamente interrotto il cessate il fuoco unilaterale dichiarato il 24 Giugno dopo la spettacolare raid al più grande impianto di produzione off-shore di petrolio a Bonga.

“Il Movimento per l’emancipazione del delta del Niger (Mend), è stato contattato per la sua esperienza da parte di un gruppo militante emergente in Scozia, che condivide la politica e i sentimenti dello Scottish National Party e che crede che la Scozia deve essere indipendente e avere il pieno controllo delle sue risorse di petrolio nel Mare del Nord, come l’oppressa regione del delta del Niger in Nigeria.”

“La Scozia sarebbe uno dei paesi più ricchi del mondo, se fosse autorizzata a gestire tutte le sue entrate derivanti dal petrolio del valore di circa 112 miliardi di dollari nel corso dei prossimi sei anni.”

“Anche se la vita in Scozia è ancora relativamente migliore rispetto a quella di molti paesi africani, ancora oggi la popolazione è tra le peggiori per la salute, la povertà, la criminalità e la speranza di vita è la più bassa nel mondo sviluppato – mentre gli enormi profitti che potrebbero aiutare ad affrontare questi problemi vanno alle società petrolifere e al governo di Londra di Gordon Brown”.

“Il Mend sostiene la lotta del popolo scozzese per l’indipendenza e per il diritto di trarre profitto dalle loro risorse naturali, piuttosto che vedere la ricchezza portata via da un paese “straniero”.
“Condividiamo lo stesso dolore e gli stessi sentimenti e insieme collaboreremo con i combattenti per la libertà in Scozia e per l’emancipazione del loro popolo da una schiavitù simile a quella dei popoli del delta del Niger” Ha dichiarato il portavoce del Mend, Jomo Gbomo.”

15 commenti a “Un gruppo militante scozzese contatta il Mend.”

flash scrive:

L’accaparramento delle ricchezze naturali, ma non solo, è appannaggio storico dei (pre)potenti e questo vale ed è sempre valso sia a livello internazionale che locale non dimenticando che anche fenomeni come la mafia seguono questa matrice. Non vorrei allargarmi oltre ma il “federalismo” è di fatto un compromesso democratico, ma di avvicinamento, a questo stesso fine. Essere stati o richiamarsi ad un sogno internazionalista altro non “doveva” essere che il superamento di logiche di appartenenza siano esse religiose, etniche o commerciali. Quello su cui si è sempre cozzato è la concettualizzazione di un ordine mondiale che non può prescindere da una cultura dei bisogni, dell’accoglienza e della parità dei diritti dell’esistenza. Ma è solo un vago concetto assurdamente utilizzato, senza alcuna opposizione, da chi tende al solo controllo delle economie ovviamente a vantaggio di pochi.

edu scrive:

Io non ho mai detto che gli scozzesi devono stare meglio degli inglesi o dei gallesi, ma almeno = (uguale) e questo non accade ne in Scozia, ne in Nigeria.
In Nigeria il nord è “ricco” (si fà per dire..) rispetto al sud. Gli Ijaw (14 milioni) sono la popolazione più povera della Nigeria e nel territorio degli Ijaw si estrae il petrolio, quindi concordo con te quando dici che “il nemico è lo sfruttatore, qualunque sia la sua etnia”…ma poi che si fà?

La storia ci insegna che i popoli con territori ricchi di risorse sono quelli che hanno pagato di più !

fabrizio scrive:

Comunque non mi convinci. Nessuno discute i diritti delle popolazioni del Delta del Niger così come quelli degli scozzesi e di qualunque altro popolo.
Il problema sta nel fatto che io non vedo alcun vantaggio nel far star meglio gli scozzesi danneggiando gli irlandesi, i gallesi o gli stessi inglesi. Stesso discorso per il Delta, che le ricchezze di quel paese servano davvero per far star meglio tutti e non solo una comunità, più o meno grande che sia. Concludo semplicemente dicendo che per il nemico è lo sfruttatore, qualunque sia la sua etnia, tutto qui.

edda scrive:

certamente ma le donne single sarebbero in netta minoranza.

edu scrive:

Vale anche per gli uomini ?

edda scrive:

Ottima l’idea delle mogli non rispettate, gli uomini italiani sarebbero single al novanta per cento.

edu scrive:

Concordo su :nazionalismo nemico del popolo. Quindi ha ragione Fabrizio, il filo è sottile … sottilissimo.
Se vi andate a rileggere i comunicati del Mend che spesso abbiamo pubblicato non trovate traccia di “nazionalismo” fino all’ultimo periodo e come estrema-ratio visto che da oltre 50 anni i popoli del Delta richiedono una “soluzione” allo Stato Nigeriano, che vi ricordo è uno Stato Federale composto da 36 Stati e altrettanti Governatori.
Il tema secessione l’ha introdotto, per quel che ricordo, solo l’ultimo comunicato di Cynthya Whyte che rispondeva alle minacce del Presidente Yar’Adua dicendo:
“Miei cari fratelli, noi abbiamo alzato il livello della posta in gioco. Chiediamo il controllo totale di tutte le nostre risorse. Ma prima di allora, per rendere più facile e tranquilla la soluzione, noi chiediamo una conferenza nazionale, in cui alle varie nazionalità che sono state forzatamente incluse nello Stato Nigeriano deve essere chiesto se desiderano rimanere in questa federazione chiamata Nigeria.

Le mogli non rispettate hanno tutto il diritto di lasciare un matrimonio che non è soddisfacente per loro. Il popolo Ijaw e il territorio del Delta del Niger non desiderano più continuare a far parte della Nigeria.”
Ancora oggi credo che la maggioranza dei popoli del Delta vogliano vivere meglio ed avere accesso alle loro risorse più che staccarsi dalla Nigeria.
Vi ricordo che parliamo del Paese al 159° posto al mondo per “corruzione” e che nell’ultima “legislatura” 32 dei 36 governatori di Stato sono stati arrestati o destituiti per questo reato e che tutti gli osservatori occidentali hanno giudicato le elezioni dello scorso anno che hanno portato Yar’Adua alla Presidenza “assolutamente non attendibili” e che nei due giorni delle elezioni ci furono oltre 200 morti. Questo è il quadro.
Rimangono i dubbi sugli “scozzesi”, anche se lo SNP (Scottish National Party) è fondamentalmente un partito “socialdemocratico” che ha una bella storia.
A risentirci!

sirlad scrive:

o forse il popolo preferisce vivere come nell’Italia dei regni, ducati, granducati e principati? attenzione, ricordo chi si diceva di estrazione socialista, poi, magnificando il nazionalismo, istituì il nazionalsocialismo..

fabrizio scrive:

Questo filo è talmente sottile che se nun stai attento te se spezza sotto i piedi! Ripensace, i nazionalismi non stanno mai dalla parte del popolo.

edu scrive:

Ciao Win, bentrovato

edu scrive:

Ho riflettuto molto prima di pubblicare l’ultimo comunicato del Mend, per molte delle ragioni che identifica Fabrizio, poi ho deciso di pubblicarlo e provo a spiegarvene le ragioni.
E’ vero, il problema è la distribuzione della ricchezza, e sin qui siamo daccordo.
Sono anche daccordo sul fatto della geografia. Al limite anche sulle indipendenze frammentate. Ma quì mi fermo.
Dunque:
I padani non esistono, ne come popolo, ne come regione geografica. Esistono in quanto zona ricca del Paese. (Punto).
La frammentazione è in corso da anni, senza opposizioni (..pensate al Kossovo, alla Bosnia etc.) ed anche in questo caso non è paragonabile alla Nigeria …o alla Scozia.
Mi sono posto il problema perchè il filo su cui ci muoviamo è sottile.
Come ci dobbiamo comportare di fronte a un Paese costruito a tavolino con la riga e la squadra da una potenza colonialista che ricava il 95% del suo PIL e delle sue risorse da una piccola Regione del Paese e proprio la popolazione di quella regione è la più povera, la più inquinata e la più arretrata del Paese ?
E’ giusto sostenere una popolazione dominata e sfruttata dal suo stesso “Paese” ?
Io credo di sì?
Dice, ma che c’entrano gli scozzesi ?
La Scozia è la regione più povera più inquinata e con meno aspettativa di vita della Gran Bretagna, ma la più ricca di risorse ?
Certo, il paragone con la Nigeria è azzardato, ma informandomi un pò ho scoperto che il Parlamento Scozzese è governato dallo Scottish National Party, che esprime il Primo Ministro e che ha come obiettivo l’Indipendenza della Scozia attraverso un Referendum da tenersi nel 2010. Certo viste le cifre di cui si parla gli inglesi faranno di tutto per osteggiarlo. Sapete da quanti anni gli scozzesi vogliono l’indipendenza ?

sirlad scrive:

sono d’accordo con i due che mi precedono. sacrosanto il detto ” dividi et impera”!

flash scrive:

In sintonia col milanese non posso non rilevare che delimitare la rivendicazione delle ricchezze entro dei confini generalmente delineati dopo fatti violenti, è da sempre un cavallo di battaglia dei pochi potenti. Gli stessi che poi travalicano gli stessi in zone d’interesse nazionale. Così non se ne esce. I “padani” li hanno cercati?

fabrizio scrive:

No, qui però non ti seguo più.
[..Il Mend sostiene la lotta del popolo scozzese per l’indipendenza e per il diritto di trarre profitto dalle loro risorse naturali, piuttosto che vedere la ricchezza portata via da un paese “straniero”…]
Attento, caro Edu, questa delle indipendenze è una strada molto pericolosa…
Il problema secondo me non è “geografico” ma sta, molto più banalmente, nella distribuzione delle ricchezze a cui devono avere accesso anche gli strati più deboli della società, nigeriani o scozzesi che siano.

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